OZONOTERAPIA SISTEMICA E STRESS OSSIDATIVO
Ozono
L’ozono (O₃) è una molecola unica nel panorama biologico e medico. Grazie alla sua struttura speciale, possiede un potere ossidante superiore che gli permette di interagire rapidamente con composti organici, generando reazioni fondamentali per la salute cellulare. In ambito medico, l’ozono viene prodotto e dosato con precisione tramite generatori medicali certificati, garantendo sicurezza ed efficacia.
La sua azione dipende dalla concentrazione, dal tempo di esposizione e dalla modalità di somministrazione.
Biologia Redox
La biologia Redox, abbreviazione di riduzione e ossidazione, è alla base di ogni processo vitale. Queste reazioni regolano numerose funzioni biologiche, tra cui:
- Il metabolismo cellulare
- La produzione di energia (ATP)
- La difesa contro i radicali liberi
L’ozono agisce stimolando il sistema Redox dell’organismo, contribuendo a riequilibrare i processi ossidativi e riduttivi. Questo favorisce una maggiore efficienza metabolica e una protezione cellulare ottimale.
Stress ossidativo:
Lo stress ossidativo nasce quando il bilanciamento tra radicali liberi e antiossidanti viene alterato. Questo squilibrio può provocare danni cellulari, accelerare l’invecchiamento e favorire lo sviluppo di patologie come malattie cardiovascolari, infiammazioni croniche e degenerazioni cellulari.
Lo stress ossidativo è associato a numerose condizioni patologiche, tra cui:
- Malattie cardiovascolari
- Patologie neurodegenerative
- Processi infiammatori cronici
- Invecchiamento cellulare
Lo stress ossidativo può essere misurato facilmente presso il nostro studio medico tramite un prelievo capillare e apparecchiature di ultima generazione che permettono il dosaggio dei ROM (Reactive Oxygen Metabolites – rappresenta i radicali liberi) e PAT (potere antiossidante totale) ed il loro rapporto.
Ruolo dell’Ozono nello Stress Ossidativo
Somministrato in dosi controllate, l’ozono ha un effetto modulatore dello stress ossidativo. Stimola la produzione di antiossidanti naturali dell’organismo, rafforza le difese cellulari e promuove il ripristino dell’equilibrio Redox, supportando così i processi fisiologici di rigenerazione e protezione.
Ozonoterapia e Equilibrio Redox: Una Sinergia Naturale
L’ozonoterapia rappresenta un approccio terapeutico innovativo, sicuro e naturale, capace di intervenire direttamente sui meccanismi cellulari dello stress ossidativo. Grazie a protocolli clinici consolidati, l’ozono si conferma una risorsa preziosa per mantenere il benessere e prevenire il deterioramento cellulare.
Stress ossidativo e radicali liberi sono due concetti strettamente collegati, quasi inseparabili.
Ti spiego come si collegano e si influenzano reciprocamente
Cosa sono i radicali liberi
I radicali liberi sono molecole o atomi instabili che possiedono uno o più elettroni spaiati nel loro orbitale esterno.
Questa caratteristica li rende altamente reattivi, perché tendono a rubare o cedere elettroni ad altre molecole per stabilizzarsi.
Esempi principali:
- O₂•⁻ → anione superossido
- OH• → radicale ossidrilico (molto reattivo)
- NO• → ossido nitrico
- ROO• → radicale perossilico (nei lipidi)
Molti di questi derivano dall’ossigeno, perciò vengono detti ROS (Reactive Oxygen Species).
Come si formano i radicali liberi
Si generano in vari processi:
- Mitocondri durante la respirazione cellulare (fuga di elettroni nella catena di trasporto).
- Infiammazione (attività dei fagociti che producono ROS per distruggere patogeni).
- Esposizione ambientale: raggi UV, fumo, inquinamento, ozono, metalli pesanti.
- Metabolismo di xenobiotici (farmaci, tossine).
Lo stress ossidativo si verifica quando i radicali liberi superano le difese antiossidanti e iniziano a danneggiare cellule e biomolecole.
Danni causati dallo stress ossidativo
I radicali liberi in eccesso attaccano:
- Lipidi → perossidazione di membrana
- Proteine → ossidazione, perdita di funzione
- DNA → mutazioni, rotture di filamento
Questi danni sono implicati in malattie croniche come:
- Invecchiamento cellulare,
- Aterosclerosi,
- Diabete,
- Malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson),
- Tumori.
Sistema antiossidante
Per mantenere l’equilibrio, l’organismo usa antiossidanti, che neutralizzano i radicali liberi:
- Enzimatici → SOD (superossido dismutasi), CAT (catalasi), GPx (glutatione perossidasi)
- Non enzimatici → vitamina C, E, glutatione, polifenoli, carotenoidi
Un esempio chiave di risposta antiossidante è l’attivazione della via Nrf2/HO-1 la quale, aumentando
l’espressione di enzimi antiossidanti e detossificanti, rappresenta un importante meccanismo di difesa cellulare contro lo stress ossidativo e l’infiammazione
La via Nrf2/HO-1 è un percorso di segnalazione intracellulare che si attiva in risposta a stimoli ossidativi o tossici e induce l’espressione di geni antiossidanti e citoprotettivi.
Meccanismo di attivazione
- In condizioni basali:
- Il fattore di trascrizione Nrf2 (Nuclear factor erythroid 2–related factor 2) è legato nel citoplasma alla proteina Keap1 (Kelch-like ECH-associated protein 1).
- Keap1 promuove la degradazione di Nrf2 tramite il sistema ubiquitina-proteasoma.
→ Risultato: bassa attività di Nrf2.
- In condizioni di stress ossidativo o esposizione a xenobiotici:
- Le specie reattive dell’ossigeno (ROS) o altri stressori ossidano i residui di cisteina di Keap1.
- Questo provoca il rilascio di Nrf2, che migra nel nucleo.
- Nel nucleo:
- Nrf2 si lega alle ARE (Antioxidant Response Elements) nei promotori di geni bersaglio.
- Tra questi geni, uno dei principali è HO-1 (eme ossigenasi-1).
HO-1 (Heme Oxygenase-1)
- È un enzima inducibile che degrada l’eme in biliverdina, monossido di carbonio (CO) e ferro libero (Fe²⁺).
- Questi prodotti hanno effetti antiossidanti, antinfiammatori e antiapoptotici.
Effetti biologici dell’attivazione Nrf2/HO-1
- Riduzione dei radicali liberi e dello stress ossidativo
- Diminuzione della risposta infiammatoria
- Protezione contro danni cellulari e tissutali
- Promozione della sopravvivenza cellulare e della riparazione tissutale
In sintesi:
L’attivazione della via Nrf2/HO-1 rappresenta una risposta adattativa fondamentale che protegge le cellule dai danni ossidativi e infiammatori attraverso l’induzione di enzimi antiossidanti e citoprotettivi.
La ossigeno-ozono terapia sistemica (grande auto-emo-infusione [GAEI] e insufflazione rettale) interviene in questa complessa dinamica; l’ozono infatti è un antiossidante di tipo indiretto attraverso il pathway Nrf2 e per questo completamente naturale e senza effetti collaterali.
Diverso è l’ozono, che non è un antiossidante diretto, come tutti i fattori di scavenging, che riducono i ROS in H2O2, ma indiretto, attraverso il pathway Nrf2 e per questo completamente naturale e senza effetti collaterali.
Ozono (O₃) e ROS
Effetto: l’ozono genera specie reattive dell’ossigeno (ROS) come perossido di idrogeno (H₂O₂), radicale superossido (O₂•–) e altri.
Meccanismo: l’ozono non agisce direttamente come radicale libero, ma reagisce con i lipidi e altri substrati biologici generando prodotti di ossidazione secondari che fungono da segnali redox.
Risultato: se dosato correttamente, induce una risposta adattativa antiossidante (attivazione del pathway Nrf2 → aumento di SOD, catalasi, glutatione perossidasi).
Eccesso: se il dosaggio è troppo alto, prevale lo stress ossidativo dannoso (danno a membrane, DNA e proteine).
Sotto stress ossidativo:
* I gruppi tiolici (–SH) delle cisteine di Keap1 vengono ossidati.
* Questa modificazione impedisce a Keap1 di legare e degradare Nrf2.
* Nrf2 si accumula nel citoplasma, migra nel nucleo e si lega agli elementi regolatori ARE (Antioxidant Response Elements) del DNA, tra cui HO-1 (eme ossigenasi-1), uno dei principali geni indotti da Nrf2 è HO-1 (eme ossigenasi-1).
L’HO-1, in particolare, è un enzima citoprotettivo indotto fortemente da Nrf2.
Le sue funzioni principali includono:
* Degradazione dell’eme (pro-ossidante) → biliverdina → bilirubina (antiossidanti potenti);
* Produzione di CO, che ha effetti anti-infiammatori e anti-apoptotici;
* Sequestro del ferro libero (Fe²⁺) tramite ferritina → riduzione della formazione di radicali ossidrilici.
👉 In questo modo, l’attivazione della via Nrf2/HO-1 rappresenta una barriera difensiva contro i danni ossidativi e infiammatori.
Significato biologico
* Breve termine: risposta adattativa e protettiva → sopravvivenza cellulare.
* Lungo termine o eccessiva attivazione: può alterare l’omeostasi redox o favorire la progressione tumorale (alcune cellule cancerose sfruttano Nrf2 per resistere ai trattamenti).
Effetto complessivo
L’attivazione della via Nrf2/H0-1 può avere una duplice natura:
• Protettiva: aumenta la capacità antiossidante cellulare e riduce i danni ossidativi iniziali.
• Adattativa/tossicologica: un’attivazione prolungata o eccessiva può indicare stress ossidativo cronico o danno molecolare continuo, potenzialmente coinvolto in processi carcinogenetici.